Ho chiesto alle colleghe quilter di tenermi i ritagli che altrimenti avrebbero buttato, quelli troppo piccoli e irregolari per essere utilizzati. Io stessa non ho avuto cuore di eliminare piccoli pezzi e strisce inutilizzabili di tessuti tanto amati, accumulando sacchetti che occupano spazio vitale nella mia casa sempre più piccola.
Poi su Pinterest un’illuminazione che mi porta a questo blog:
http://judith-justjude.blogspot.it/2011/09/use-every-wee-bit.html
e i ritagli hanno preso forma nella mia immaginazione.
Tra i primi quilt che ho fatto c’è quello per la bimba di una mia amica
Gliel’ho consegnato in un sacco di stoffa fatto con gli avanzi dei tessuti e ci ho messo anche due maniglie, giusto per portarlo meglio. Qualche tempo fa la mia amica mi chiede di farle una borsa. Sì certo, appena riesco… ma il tempo passa e… ecco che arriva col sacco per il quilt utilizzato come borsa. Non può essere, non è stato progettato per essere una borsa, anzi non è stato progettato affatto, non avevo un foglio di carta abbastanza grande per un pacchetto, ma avevo e tutt’ora ho stoffa per coprire un edificio di dieci piani.
Ho provato a dire che era un uso improprio non approvato, ma la ragazza è una tipa piuttosto pratica, una borsa le serviva, e quel sacco era la cosa che più le assomigliava. Ho resistito qualche giorno, poi giusto il tempo di fare il bordo all’ultimo quilt (devo ancora battezzarlo, che nome gli do?)
e mi sono messa all’opera, felice di sfruttare l’idea presa da Pinterest e i ritagli di un favolosa trapunta di una collega quilter.
Ho disegnato su della fliselina idrosolubile una margherita, senza preoccuparmi che fosse troppo precisa, volevo dei tratti quasi infantili. Ho adagiato su un tessuto denim ritagli piccoli piccoli, senza fare troppa attenzione ai colori, ho solo scelto e combinato quelli da mettere nel disco centrale. Ho appoggiato sopra i ritagli la fliselina fissandola con spilli
Sistemata la macchina da cucire per il free motion, ho fatto i contorni del margheritone e cuciture in libertà nei petali per fissare i ritagli
Questo il retro:
Ho tagliato la fliselina e la stoffa in eccesso
E messo tutto in acqua fredda, e come per magia…
Si centrifuga e si lascia asciugare, più i pezzi sono piccoli più l’effetto sarà sfilacciato, se le cuciture non sono troppo fitte, il fiore avrà un certo spessore
Preparo, utilizzando i ritagli dei ritagli, anche la tasca interna
Retro:
Taglio la fodera interna dallo stesso tessuto usato per la tasca, ma sono un po’ troppo abbondante, così invece di rifilarla (avrei altri ritagli!) cambio il progetto e la rivolto all’esterno. Applico la taschina e cucio la fodera al denim, creando un piacevole bordino a righe. Chiuderò i lati della borsa cucendola al diritto, lasciando i lati ad ali di farfalla (non so se rende l’idea ma non so come dirlo in altro modo)
Restano solo i manici che fisso all’esterno sfruttando, neanche a dirlo, i ritagli della cimosa sfrangiata del tessuto jeans
E la borsa è fatta!
Quasi un tutorial perché non sono mai sicura sia tutto chiaro, c’è qualcosa che devo descrivere in modo più approfondito?
Prima di lasciarvi non posso non condividere una grande gioia
È nato l’avocado!
WOW!!!! Bellissima idea e il risutato è stupendo!!! Magica Simo nella fucina della tua casa, che si restringe a vista d’occhio, le opere che ne escono sono sempre più belle!!!!
Complimenti anche x la nuova pianta. …verrò ad assaggiare il primo avocado.
In effetti per me non è tutto chiaro..il percorso mi sembra un tantino complicato,ma il risultato è speciale,come sempre .Bravissimaaaaaa
Lo sapevo…dentro di me lo sapevo che eri una piccola strega…e quali magie!!
Passi per il baby quilt perché hai già dimostrato quanto sei brava, passi per la borsa regalo, passi pure per l’utilizzo degli scrap (waw waw waw!!!)…..
….ma l’avocado no….anche il pollice verde?!?!?😀😀😀😀